In questa guida spieghiamo come scegliere la migliore bussola nautica per le proprie esigenze.
Prima del GPS era l’unico dispositivo esistente per orientarsi durante i viaggi, soprattutto quelli via mare. Precisamente si tratta di in congegno composto di un perno centrale intorno al quale gira un ago calamitato. Quest’ultimo, sfruttando il magnetismo terrestre, è in grado dì indicarci sempre la direzione del nord e, per opposizione, quella del sud. Leggi la guida per conoscerne caratteristiche, tipologie, e come scegliere i migliori modelli di bussole professionali in base a criteri di qualità, prezzo, offerte e corretta informazione per il consumatore.
Come Scegliere una Bussola Nautica
La bussola è un dispositivo utile per orientarsi durante i viaggi, poiché essa indica sempre una stessa direzione, quella del nord. Nei tempi antichi era molto utilizzata per la navigazione. Se poi vogliamo essere più precisi e offrire una definizione più esaustiva della bussola, allora teniamo presente che sono bussole anche quei particolari strumenti che misurano l’intensità di una corrente. Ma quella comune, così come la conosciamo noi, è costituita di una piccola scatola sul cui fondo vi è disegnata una Rosa dei venti con i 360 gradi dell’orizzonte e su queste, a sua volta, un ago calamitato che gira intorno ad un perno centrale.
Per chi non ricorda come è fatta una Rosa dei venti, ricordiamo che essa ha la forma di una stella a più punte dove sono indicati i quattro punti cardinali (nord, sud, est ed ovest), i quattro punti cardinali intermedi (nord-est, sud-est, sud-ovest e nord-ovest) e tra questi altri quattro punti cardinali intermedi (nord-nord-est, est-est-nord ecc). In pratica si tratta della stessa rappresentazione grafica che troviamo nelle cartine nautiche del passato, dove ad ogni punto cardinale corrispondeva un vento. Al nord corrispondeva la tramontana o settentrione, al nord-est il grecale, all’est il levante o oriente, al sud-est lo scirocco, al sud il mezzogiorno, al sud-ovest il libeccio, all’ovest, il ponente o occidente e al nord-ovest il maestrale.
Le prime erano costruite in un recipiente d’acqua dove galleggiava un pezzo di legno o di canna sul quale veniva posto un magnete. Solo successivamente, nel XIV secolo, nasce la bussola così come la conosciamo noi oggi, certo ancora in forma rudimentale, ma provvisto di un quadrante a rosa e di una sospensione cardanica.
Tipologie
Esistono due tipologie principali di bussola:
-Bussola magnetica
-Bussola giroscopica
La prima, quella magnetica, il cui funzionamento si basa sull’azione del magnetismo terrestre. Essa è costituita di un ago magnetico, fissato su di un perno al centro di un quadrante, libero di ruotare e quindi allinearsi lungo i meridiani terrestri, in direzione nord o in direzione sud. Ma la sua struttura varia in base all’utilizzo per il quale è predestinata. Occorre tuttavia fare delle precisazioni. Questo tipo comporta alcuni errori che è bene menzionare.
Anzitutto indica sempre il nord magnetico, e mai quello geografico. Inoltre la declinazione magnetica, e cioè l’angolo che si forma tra il nord geografico e il nord magnetico, si modifica in base al tempo e al luogo in cui la bussola è collocata.
Il secondo tipo di bussola, quella giroscopica, nota anche come girobussola o bussola direzionale, è un’invenzione più recente, risalente all’inizio del XX secolo. Molto utilizzata su navi e aerei. Qui non troviamo più l’ago magnetico bensì un giroscopio, un dispositivo che ruota intorno ad un asse, detto asse di rotazione, orientato sempre nelle stessa direzione.
Questo particolare modello, a differenza di quella precedente, non sfrutta l’azione del magnetismo terrestre ma l’azione che la rotazione terrestre esercita sul giroscopio. E il vantaggio che questa ha sull’altra è quello di riuscire ad indicare il vero nord, quello geografico, senza il rischio che il magnetismo terrestre possa influenzarlo. Di conseguenza non vi possono essere neanche errori relativi alla declinazione magnetica. L’unico svantaggio della girobussola è dato dalla presenza di un motore, il solo in grado di mantenere in rotazione il rotore di cui è provvista.
Oltre ai modelli menzionati troviamo anche
-La bussola delle tangenti, è un dispositivo che consente di misurare l’intensità di una corrente elettrica attraverso il campo magnetico da essa generato. Essa si compone di un filo a spirale, caratterizzato da un ago magnetizzato, posto orizzontalmente, che attraversato da corrente elettrica genera un campo magnetico. Quest’ultimo va a deviare l’ago e quindi consente, in base all’angolo da esso formato di misurare l’intensità della corrente. Una sua variante è la bussola dei seni. Anch’essa, per mezzo di una scala graduata, permette di leggere e dunque valutare l’intensità della corrente elettrica.
-La bussola azitumale radiotelegrafica, è un modello la cui funzione è la stessa del radiogoniometro. Essa viene utilizzata per conoscere il punto esatto di una nave, quando a causa delle cattive condizioni del tempo non è possibile osservare la posizione delle stelle e degli astri. Una variante di questa, la cosiddetta bussola telegrafica, la troviamo anche nelle stazioni telegrafiche, dove ci sono gli apparecchi Morse. Essa permette di misurare l’intensità della corrente utilizzata ma anche e soprattutto d’identificare la presenza di guasti sulle linee.
-La bussola topografica, è utilizzata durante i rilevamenti planimetrici dei territori. Dotata di un cannocchiale, è fissata su di un asse con tre piedi, intorno alla quale può girare in assoluta libertà in modo da fornire i rilievi territoriali.
-La bussola di declinazione, è quel dispositivo che consente la misurazione della declinazione magnetica e cioè l’angolo che si forma tra il nord magnetico e il nord geografico.
-La bussola di inclinazione misura l’inclinazione e cioè l’angolo che si forma tra l’ago magnetizzato e il campo magnetico terrestre.
-La bussola da geologo è utilizzata per gli studi geologici e ricorda molto la bussola di declinazione con l’aggiunto di uno strumento ulteriore, il clinometro, utilizzato per individuare le caratteristiche degli strati terreni.
-La bussola a induzione, permette di conoscere la direzione di riferimento attraverso l’azione del magnetismo terrestre. Essa è costituito di un generatore rotante che subisce l’influenza del campo magnetico terrestre e si allinea ai meridiani.
-La bussola radio magnetica, è molto utilizzata nei viaggi aerei. Essa ha la capacità di captare le onde elettromagnetiche, da dove esse provengono, e di porsi sulla rotta di quest’ultime.
-La bussola solare, serve per individuare la direzione del sole, attraverso il principio della meridiana. L’utilizzo di questo strumento è molto frequente in quei luoghi, come ad esempio ai poli, dove la funzione del modello magnetico risulta inutile.
Inutile sottolineare la sua importanza come strumento per l’orientamento soprattutto per la navigazione, ma anche per chi viaggia nel deserto, in tutti quei luoghi, cioè, in cui è difficile trovare dei punti di riferimento. Vediamo come si presentano le bussole di navigazione attuali. Esse sono composte da cupole trasparenti di forma tondeggiante riempite di un liquido a bassa densità, in cui viene immersa una corona sulla cui parte esterna o superiore sono indicati i gradi: nord=0°, est= 90°,sud=180°, ovest=270°.
Ognuno di questi strumenti è costituito da
-Una piastra che provvista di una riga graduata permette di misurare le distanze sulle mappe
-Un piccolo metro, per mezzo del quale è possibile svolgere le misurazioni
-Uno specchio, chiamato specchio di puntamento, grazie al quale è possibile vedere più cose insieme, l’ago delle bussola e un oggetto posto in distanza, per mezzo del quale è possibile calcolare l’Azimut (l’angolo che si forma tra il punto cardinale e un oggetto di riferimento).
-Un pendolo che oscillando su una scala goniometrica a gradi permette do misurare le diverse inclinazioni.
Solitamente le bussole per la navigazione sono posizionate su delle sospensioni cardaniche, che hanno la capacità di mantenere la rosa in posizione orizzontale. Quest’ultima è chiusa nel mortaio, un contenitore di bronzo con un coperchio di vetro. Sulla parte inferiore della rosa troviamo montato l’ago magnetico che però nella bussola per la navigazione è sempre più di uno. Ma perché l’ago non subisca l’influsso di oggetti magnetici circostanti che possono deviare la loro direzione, la bussola viene montata su una chiesuola, una colonnina ancorata alla nave.
Esistono vari tipi di bussola da navigazione, ma tra tutte la più stabile e quindi la più utilizzata, è quella a liquido. Questa è chiamata così perché la rosa, nel mortaio, galleggia su di una miscela di acqua e alcool. Tale miscela ha la capacità di diminuire l’attrito e consentire alla rosa di girare tranquillamente intorno all’asse.
Bussole Nautiche più Vendute
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